Sono trascorsi quasi sei mesi dall’arrivo dei “migranti” ospitati nella nostra parrocchia e seguiti dal gruppo dei volontari Caritas parrocchiale.

L’esperienza come gruppo Caritas, ha avuto una importante evoluzione dal mese di Aprile ad oggi. Un susseguirsi rapido di eventi imprevisti.

Durante una visita pneumologia di controllo a Boubacar viene osservato un qualcosa …… che deve essere controllato . Il 9 aprile a seguito di una ecografia gli viene riscontrata una neoplasia. Il 12 Aprile viene diagnosticato un serissimo problema gastrointestinale.  

Questo fatto ha visto il coinvolgimento sia dal punto di vista emotivo che pratico di quasi tutti i volontari per ecografie, tac, pronto soccorso, visita chirurgica, biopsia, visita pre-ricovero, intervento il 12 maggio e …ovviamente da parte di ognuno preghiere, preghiere, preghiere.

Il 27 maggio Boubacar viene dimesso dall’ospedale, è a casa, dice di non avere più i dolori che lo hanno tormentato per più di un mese e noi tutti speriamo in un epilogo favorevole, seppur con le difficoltà che un intervento pesante quale ha subìto comporta. Contiamo sul suo forte fisico, sulla sua giovane età e non meno importante sul fatto che la moglie Assitan è in attesa di “una bimba”.

Dopo tante ansie, corse, fatiche speriamo che il futuro ci porti i “frutti” di una guarigione e una “nuova vita” che vedrà la luce ad Ottobre.

La terza ospite Flower, laureata nel suo paese d’origine, da un paio di mesi si è resa disponibile a fare da insegnante di inglese ai ragazzi che frequentano il dopo-scuola presso la nostra parrocchia il lunedì ed il mercoledì. E’ contenta di questa esperienza che la fa sentire utile e le dà la possibilità di fare conoscenze.

Al prossimo aggiornamento

       Fausta


Da circa tre mesi una giovane coppia del Mali e una giovane donna dell’Uganda sono ospiti presso la nostra parrocchia, seguiti da alcuni volontari del gruppo Caritas parrocchiale. Rientrano in un progetto della Caritas Diocesana che ha voluto far seguito all’invito di Papa Francesco e del nostro Vescovo Monari, affinché le parrocchie che disponevano di locali liberi ospitassero migranti.
Alcune persone della nostra comunità parrocchiale hanno già potuto conoscerli in occasione del Consiglio Pastorale, del Concerto Gospel tenuto in Chiesa, e dell’ultimo giorno di carnevale.
I loro nomi sono BOUBACAR (il marito) e ASSITAN (la moglie) del Mali e FLOWER proveniente dall’Uganda.
Sono tutti giovani fra i 23 ed i 33 anni. Provengono da realtà culturali, da usi e costumi, da tradizioni molto diverse dalle nostre e quindi, da parte nostra, bisogna pian piano educarli al nostro modo di vivere pur sempre rispettando le loro radici.
Al mattino sono impegnati nello studio della lingua italiana con corsi organizzati dalla Caritas Diocesana e nel pomeriggio si sta cercando di inserirli nella nostra Unità Pastorale , affinché possano allargare le loroconoscenze, avere l’opportunità di parlare italiano e sentirsi utili.

Fausta